Dopo completa
essicatura l'artista ricopre l'anima con uno strato di cera dello
spessore del metallo e lo modella e rifinisce accuratamente fino ad
ottenere l'opera finita.
Io credo che l'età
più splendida in Italia sia stato il Rinascimento.
Esisteva un tutt'uno
tra fonditore ed artista.
Il Ghiberti dosava la
lega per il Battistero di Firenze, con un'altissima percentuale di rame,
così da ottenere un bronzo abbastanza tenero da poter essere lavorato a
freddo con opera di cesello e bulino.
I soli esperti "fonditori
professionisti" erano i fonditori di campane , poiché non esisteva
la specializzazione della fonderia statuaria.
Erano esperti tali da
cambiare la lega delle campane, questa infatti conteneva un'alta
percentuale di stagno, era durissima ed avrebbe reso estremamente
difficile un accurato lavoro di rifinitura.
Nell'ottocento troviamo
fonditori di campane, come i Barigozzi di Milano, che si assumono la
fusione di grandi opere di scultura, quali i monumenti equestri a V.
Emanuele II° di Novara e di Verona.
E' nel nostro secolo
che si accentua la specializzazione e si fa una precisa distinzione tra
fonderia di campane e fonderia artistica.
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